Michele Revellino
Accompagnato dalla trascendenza dell’intuito iniziai una ricerca psicofisica e filosofica della cultura ancestrale innata insita nei cromosomi e nel dna di ogni cultura ed epoca umana.
Esplorando nella dilatazione-concentrazione spazio temporale, mi avvicinai all’utilizzo della forma di comunicazione universale dell’arte del visivo e del poetico, nel tentativo di varcare le frontiere dell’ignoto.
Dopo aver sperimentato varie tecniche, iniziai lavori che avevano lo scopo di arrivare a comunicare attraverso piani sequenziali multipli e rappresentativi.
L’impiego di materiali sintetici concettualmente esprime la necessità di rappresentare la sintesi della decadenza della nostra epoca che con velocità esponenziale ci porta a sfruttare come parassiti il nostro attuale pianeta in un umano e continuo erodere della sua energia entropica.
La produzione ha compreso immagini elaborate al computer e oggetti dismessi secondo il tema della decontestualizzazione e dell’energia residua del ricordo.
Come un mazzo di carte in continua miscelazione, cerco di creare infinite e personali combinazione, in un progresso che indispensabilmente guarda verso il passato, nl tentativo di estendere al massimo la comunicazione emozionale.
Con il pensiero che tutto si trasforma e quello che è indefinito viaggia verso l’infinito come una navicella alla deriva nello spazio delle idee.